martedì 12 febbraio 2019

TIBERIACA

TIBERIACA : UN ANTICO NOME DELLA VALLE DEL SENIO
Il più antico ricordo storico del fiume Senio, detto Sinnius, si trova nella famosa Tabula Peutingeriana, una carta del mondo romano, a parere del Frizzi, con tale nome sarebbe pure ricordato anche dal geografo greco Strabone.
In un documento agiografico del V secolo è chiamato con due nomi, Acquaviva e Senio.
Nella cronaca del bolognese Ghirardacci si legge che al tempo di Teodosio (430 d.C), un non ben precisato confine era segnato dal Sannubio, che a suo parere corrisponderebbe al fiume Senio, con questo ultimo nome è sicuramente citato in una pergamena datata 988.
Tralasciamo le antichissime vicende di questo fiume e parliamo un po’ della sua valle.
In detta valle compaiono toponimi molto interessanti: Bagnacavallo era detta “Castrum Tiberiacum”, in un documento del 932 la pieve di Monte Mauro era detta “in Tiberiaci”, nei pressi di detta chiesa vi era il castello di “ Tiberiacum”.
Nei pressi di Bagnacavallo vi era pure un fondo detto “Tiberiolo”, poco oltre Borgo Rivola vi è la grotta detta del “Re Tiberi”, poco a valle di Casola vi era un lago chiamato “ Tiberiaco”, e una parrocchia sul Senio si chiama Tebano.
Cotesti toponimi; Tiberiaco, Tiberiacum, Tiberiolo, Tiberi, Tebano, non possono, senza una precisa ragione, trovarsi tutti e solo lungo detta valle.
Molti studiosi, antichi e moderni, hanno cercato di spiegarne la ragione; per il Cavina, il Coronelli, il Magnani , il Tonducci ed il Rossi, tali nomi sarebbero derivati dal fatto che in epoca romana Bagnacavallo si chiamava Tiberiacum. Per il notaio faentino Saletti, tali toponimi sarebbero derivati da Tiberino , re etrusco che avrebbe dato tale nome al fiume. Per il Padovani e per il Vasina tali toponimi sarebbero derivati dall’imperatore bizantino Tiberio II (578-582) in quanto questi avrebbe costruito in tale valle una linea difensiva. Per il Lucchesi, il Senio prima del mille si chiamava Tiberiacum, come il Tevere, ma non porta alcun documento che lo dimostri.
A mio modesto parere, tali toponimi potrebbero invece essere stati portati da popolazioni provenienti dall’Umbria, in particolare da quelli che abitavano la valle Tiberina, nome della valle derivato dal fiume Tevere, in antico detto Tibris. Che la valle Tiberina in antico sia stata una importantissima via di accesso dall’Umbria verso la Romagna , è un dato incontestabile, si pensi solo al grande numero di Santi romagnoli arrivati da tale regione; San Savino, San Procolo, San Valentino, San Lorenzo, Sant’Eustacchio, Sant’Orso, San Cassiano ecc, frutto della primitiva irradiazione del cristianesimo, per non parlare delle numerosissime persone fuggite dal centro Italia al seguito della guerra gotica (493-553). Ebbene, non deve sorprendere se queste popolazioni, provenienti da tale valle e stanziatesi nella valle del Senio, abbiano dato a questa valle e solo alla valle tale nome. Questo spiegherebbe la ragione per cui compaiono solo i toponimi e non il nome del fiume.
Sgubbi Giuseppe Solarolo

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