martedì 5 febbraio 2019

il marito ideale

“IL MARITO IDEALE”
Come è noto la stragrande maggioranza delle donne, concentrano la loro attività, il loro impegno, il loro interesse, per la famiglia e per la casa, tutto il resto non interessa più di tanto.
Si tratta di un piccolo mondo, ma è il loro mondo, se va bene quello, loro sono contente, se va male quello, loro saranno deluse.
Conseguentemente il valore del marito viene misurato dal come pure lui si comporta verso la casa e verso la famiglia.
Un marito può essere una persona di fama, scienziato, professore, capo di stato, grande imprenditore, ma se non dà il massimo di se stesso alla casa e alla famiglia, agli occhi della moglie questi è un “buono a niente” e perciò conseguentemente trattato.
Il buon marito ogni mattina, senza che glielo dica la moglie, deve in particolare sbattere le pedane, annaffiare i fiori, pulire le scale, dare la polvere, o perlomeno deve aiutare la moglie a fare queste cose, se per farle occorre che la moglie glielo dica, ecco che il marito non è più un buon marito, prima o poi la moglie rimpiangerà di averlo sposato.
Senza alcun dubbio questo tipo di marito , oltre che, impresa non da poco, far felice la moglie, è sicuramente utile alla casa ed alla famiglia, ma siamo sicuri che è pure utile alla società? Conosco personalmente uno di questi “mariti ideali”, tale persona è portato da tutte le donne del vicinato, mia moglie compreso, come esempio di marito perfetto, cioè il marito che tutte le donne vorrebbero.
Questa persona, educata, onesta, mai visto arrabbiato, non ha mai partecipato ad un qualsiasi dibattito, mai partecipato ad uno sciopero, mai sollevato un problema, mai avuto qualche iniziativa culturale , sportiva, imprenditoriale, socialmente parlando è una vera e propria nullità. Ho intervistato il suo datore di lavoro, un piccolo artigiano, ebbene mi ha detto che questi esegue quello che gli dici, ma completamente disinteressato alle sorte della azienda, mai portato qualche idea, mai interessato ad iniziative tendenti ad una maggior produttività, si comporta come un robot, la sua testa è sempre e solo a casa sua.
Non posso non farmi una domanda, se il mondo fosse pieno di questi “mariti ideali” come saremmo messi? Non ci sarebbero fabbriche , non ci sarebbero società sportive, non ci sarebbero associazioni culturali, non ci sarebbe stato alcun progresso, il mondo sarebbe ancora fermo alla preistoria. Altra domanda: questo marito dove andrebbe a lavorare? La sua famiglia dove prenderebbe i soldi da vivere? Le mogli sarebbero cosi contente di mariti simili? Dubito.
Che le donne, per loro natura, siano tutta “casa e famiglia”non è un “difetto” anzi è una “qualità” da apprezzare, sarebbe da criticare il contrario, perciò noi mariti dobbiamo sopportare le lamentele delle moglie che si sentono “trascurate” ove per loro è “ragion di vita”, ma anche le moglie devono capire che il marito non può essere un buon professore, ricercatore, imprenditore, ecc e contemporaneamente il marito ideale. Esiste una via di mezzo? I mariti capiscono il “dramma” delle moglie, le mogli capiscono il “dramma” dei mariti?
Sgubbi Giuseppe Solarolo Ravenna

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