SALTUS E QUINTARI
UN NECESSARIO APPROFONDIMENTO
Con tre brevi articoli: QUINTARIO, I
CONFINI IN EPOCA ROMANA e LEGGENDO IL CATASTO FAVENTINO, ho cercato
di sollevare il problema “quintario”, un aspetto importante
della centuriazione romana, purtroppo “trascurato” dagli
“addetti ai lavori”.
Ovviamente i tre articoli, data la
loro brevità, non avevano lo scopo di “ approfondimento” bensi
quello di promuovere un dibattito, cioè il classico “sasso
nella piccionaia”, l’approfondimento sui vari aspetti l’ho
rimandato ad un apposito lungo articolo, forse occorrerà un libro,
ed alle conferenze che ho tenuto e che terrò al riguardo di detto
tema.
Con questo breve articolo intendo
approfondire due dei tanti aspetti che il tema “quintario” ha
sollevato, il significato del Quintario e quello del Saltus.
Duplice perciò lo scopo, primo:
considerato che al riguardo di questi due aspetti molti studiosi mi
hanno chiesto delle spiegazioni, doverosamente chiarisco il
mio, seppur provvisorio, punto di vista, secondo: con i
chiarimenti che porterò intendo evidenziare, considerato che il
tema quintario non è stato oggetto di profondi studi, che
tutti i temi necessitano di essere intensamente approfonditi.
Come è noto, e questa è l’unica
cosa certa, che col tracciamento di una scacchiera di quintari
venivano formati dei quadrati di centurie , detti saltus,
perciò quadrati di terreno delimitati dai quintari. Di certo non
c’è nientaltro. Non si sa esattamente ogni quante centurie
doveva essere tracciato il quintario, come non si conosce
esattamente la superfice delle centurie, non si sa esattamente di
quante centurie dovava essere composto un saltus, non si conosce la
superfice e la precisa funzione di questi ultimi. Siamo ad un buio
quasi totale, vediamo se approfondendo l’argomento riusciamo a
fare un po di luce.
Significato della parola quintari.
Qualcuno, senza averne spiegato bene la
ragione, ha detto che erano chiamati pure actuari .
Per quintario si dovrebbe intendere la
“quinta strada” cioè una ogni 5 direttrici, ma questo non
sempre è successo, infatti in qualche caso ne sono stati tracciati
uno ogni 4 .
Vi sono buone ragione per credere che
il vero significato di quintario sia “una strada ogni 5
centurie” in quanto ne uscirebbe un saltus da 25 centurie , un
saltus considerato dalla stragrande maggioranza degli agrimensori
antichi come l’unico “corretto ”, infatti ben si prestava
alle esigenze postali, catastali e per creare un diverso
orientamento della centuriazione.
Tracciare correttamente i quintari non
era facile, in quanto non era chiaro se il conteggio doveva o non
doveva includere il decumano e cardine massimo, vi sono buone
ragioni per credere che non vi fossero al riguardo direttive ben
precise, oppure se vi erano non sempre venivano rispettate
Significato della parola saltus.
Sulla definizione, sulla funzione e
sulla superfice dei saltus gli studiosi si sono differentemente
pronunciati. A mio modesto parere il saltus sarebbe
semplicemente “ una non ben definita area”, con non ben
definite funzioni..
Dalle antiche cronache risulta che
quasi sempre si tratterebbe di aree boscose , prative o comunque
lavorate.
La grandezza non era ben definita,
infatti variava sia per il numero delle centurie, 25, 16 , 4, che
per la superfice delle centurie. come è noto ve ne erano di almeno
trenta tipi.
Sul numero delle centurie che dovevano
formare i saltus , gli antichi agrimensori non concordavano,, per
Igino Gromatico dovevano essere 25, per Frontino potevano essere
anche solo 16, per Varrone 2, non solo, se consideriamo che nessuno
di questi si è chiaramente pronunciato al riguardo della superfice
delle centrurie, ve ne erano do oltre trenta tipi, non dobbiamo
meravigliarci se al riguardo barcolliamo nel buio
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