BEATI I NULLAFACENTI, MA BEATI ANCHE I FURBI
di GIUSEPPE SGUBBI SOLAROLO
Questa è la società di chi ha
deciso di essere un nullafacente. Il nullafacente si è reso
conto che questa società non merita il lavoratore, non merita l’onesto, non
merita quello che si vergogna di essere un mantenuto, non merita quello che
ritiene opportuno fare il proprio dovere. Paradossalmente si può dire che la
società italiana non merita quello che ha deciso di essere un cittadino italiano
con la C maiuscola. Naturalmente non posso condividere il comportamento del
nullafacente, questo non ha coscienza, questo non può guardarsi allo specchio
senza arrossire, questo deve sapere che quello che lui non fa, sarà costretto a
farlo chi già sta facendo il proprio dovere, perciò dovrebbe vergognarsi.
Portiamo qualche esempio di queste “furbizie”.
“Furbo” è chi essendo un lavoratore
del pubblico impiego, approfittando della colpevole complicità
di chi ha il compito di controllarlo, timbra il cartellino e non va a lavorare.
Chissà se questo “furbo” si rende conto delle conseguenze del suo gesto. Non
solo in quanto riceve uno stipendio non dovuto, ma in particolare per
l’intralcio che crea alla collettività, infatti crea grossi problemi al
volenteroso che per poter svolgere la sua attività ha bisogno di un timbro,
oppure di un permesso. Chissà se questo tipo di “furbo” è al corrente del fatto
che se riceve lo stipendio è proprio grazie alla persone che quotidianamente
intralcia! Con che diritto questo “furbo” si lamenta del degrado della
società?
I danni provocati da questi tipi di
“furbi”, non sono facilmente quantificabili, quando si dice che
la riforma burocrati non è più rimandabile, si intende anche mettere fine a
questa vergognosa pratica. Dotati di una discreta “furbizia” lo sono anche
quelli che per vivere hanno scelto di diventare dei politici di” professione”.
Questi sanno che per fare i politici dovranno prima o poi mettere in discussione
la propria coscienza. Ma questi sanno pure che il mestiere del politico è un
mestiere ben remunerato, ma in particolare che viene dato a loro un potere
immenso. Giustamente Andreotti diceva che il potere non logora i detentori del
potere, ma logora i sudditi. Purtroppo non sempre il potere viene dato a persone
di grande capacità, l’unico requisito che si richiede è “cieca ubbidienza” al
segretario politico.
I politici di professione sanno
pure che “la cieca ubbidienza” sarà successivamente premiata,
mal che vada un posto da “funzionario” non mancherà mai. Non a caso il
finanziamento pubblico ai partiti non sarà dai partiti completamente eliminato,
ne hanno bisogno anche per stipendiare i loro “fedeli servi”. Il politico può
giustamente dire che il potere gli viene dato anche dalla “volontà popolare”, ma
di questo ne stanno approfittando troppo, non si può impudentemente tradirla.
Con questo non si vuol dire che si può vivere senza la politica, questa occorre,
senza sarebbe anarchia, ma i cittadini non sono più disponibili ad assistere a
dei cosi poco edificanti comportamenti.
Considerato che si è esagerato,
cioè si è toccato il fondo, e considerato che la pazienza degli
italiani “non è riciclabile”, vi sono buone ragioni per credere che non sarà
lontano quel giorno che qualcuno dirà a questi politici, agli assenteisti, e
naturalmente ai “furbastri” di ogni genere, che “la ricreazione è finita”.
L’elenco dei “furbi” è fin troppo lungo, ve ne sono in tutti i campi e di tutti
i tipi, ho ricordato solo quelli in quanto essendo io tutto il contrario di un
“nullafacente” e di un “politico di professione”, sono quelli che più di altri
mi hanno ostacolato. Fortunatamente in Italia vi sono pure delle persone che
prima della convenienza hanno ritenuto opportuno pensare alla coscienza, cioè
che hanno ritenuto opportuno fare “il proprio dovere”.
Penso a chi, avendo bisogno di una
abitazione, invece che chiederla alla associazione case
popolari, ha fatto di tutto, con immensi sacrifici, per farsela da solo, se
continua di questo passo molti dovranno venderla. Penso a chi, invece di
chiedere il lavoro ad altri, se lo è creato da solo, con tutte le conseguenze
che ne derivano, cioè è diventato autonomo, se continua di questo passo, molti
saranno costretti a chiudere per tasse. Delle persone che stanno facendo il
“proprio dovere” ce ne sono tantissime, ho ricordato solo queste in quanto
essendo io uno di loro, li conosco nel bene ed in particolare nel male. Questi
“non furbi” invece di essere dalla società premiati, sono dalla società
“criminalizzati”con incredibile accanimento, non mi sorprendo se alcuni di
questi, non avendo trovato l’antidoto contro la nausea, hanno deciso di
espatriare.
Un commento al riguardo dei nostri
governanti: sarebbe assurdo sperare che questi, in massima parte
pure loro “furbastri”, richiamino i “furbi” al rispetto delle regole, al
contrario, li difendono. Abito in Romagna, tempo fa le nostre contrade erano
infestate da un bandito, Stefano Pelloni, detto il Passatore, ebbene al
confronto dei nostri governanti, mi sto convincendo che questo era un “santo”.
Non sarei affatto sorpreso se qualcuno proporrà la “beatificazione” di Stefano
Pelloni.
( fonte : l'Indipendenza di GIUSEPPE SGUBBI SOLAROLO 1
Dicembre 2012 )
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