domenica 3 febbraio 2019

DA MOTORE DI RICERCA SERBIA

PICCOLO ARTIGIANATO, UNA CATEGORIA IN VIA DI ESTINZIONE,

(Cosa è, e cosa non può essere un artigiano)

Dal dopoguerra sono scomparse alcune categorie di lavoratori, per esempio, al seguito del diverso sistema del trasporto, i birocciai. Una scomparsa che non ha creato grandi disagi in quanto quasi tutti i birocciai sono diventati camionisti.
Se non si corre ai ripari una importante categoria di lavoratori rischia l’estinzione, ma questa volta non sarà colpa del progresso, e non sarà una scomparsa indolore, si tratta dei piccoli artigiani.
Un colpo che ne mise in discussione l’esistenza fu inferto all’artigianato nel 1992, con la famigerata Minimum Tax, ben 225.000 saracinesche furono definitivamente abbassate
Un duro colpo, forse il mortale, sta per imbattersi su questa categoria. Come è noto i legislatori stanno studiando il sistema per fare in modo che gli artigiani paghino le tasse fino all’ultimo centesimo, cioè che questi diano allo stato tutto quello che lo stato pretende, in parole povere, tutto quello che riscuotono deve essere certificato con la ricevuta fiscale.
I legislatori non sanno che se il loro intento andrà a buon fine, il 90 per cento dei piccoli artigiani sarà costretti a chiudere “PER TASSE”. Se qualcuno crede che questa sia una semplice “battuta”, ha la possibilità di verificare, diventi artigiano, rilasci tutte le ricevute fiscali, poi ne parliamo, sarà costretto a ricredersi.
Gli artigiani sono degli evasori, ma per la stragrande maggioranza di loro, è una evasione “di sopravvivenza”, o meglio, una evasione per “legittima difesa”. Capisco gli i studi di settore, anzi li ritengo giusti, specialmente se vengono fatti a tutte le categorie di lavoratori, ma non capisco questo AUTOGOOL
Degli artigiani si parla poco e solo indirettamente, infatti questi vengono nominati solo quando si parla di tasse, non si cerca di fare nessun approfondimento, viene semplicemente effettuato un confronto con la situazione dei lavoratori dipendenti., e quasi sempre viene emessa una lapidaria sentenza che più o meno suona così:
i lavoratori dipendenti pagano tutto, mentre invece gli autonomi, e perciò anche gli artigiani, non pagano niente , conseguentemente il debito pubblico aumenta”.
Ovviamente chi dice queste cose non conosce per niente l’artigiano, sarà bene perciò informarlo e lo farò spiegando cosa è un artigiano e cosa non può essere, chiunque, se vuole, può confrontarlo con il lavoratore dipendente.
Si tratta di una necessaria chiarezza in quanto grazie ad una ben orchestrata campagna mediatica si è voluto sollevare un grande polverone.
Cosa è un artigiano?
Una lavoratore che a differenza di altri, non considera il posto di lavoro un diritto, infatti se lo è creato da solo, facendo lui stesso i dovuti investimenti. Lavora mediamente dalle 15 alle venti ore in più alla settimana. Quello che va in pensione più tardi e con la pensione più bassa. Non ha le ferie pagate. Non ha la tredicesima Se si ammala, non riceve un salario per sopravvivere. Se chiude bottega, non scattano gli ammortizzatori sociali. L’elenco, come è noto, potrebbe continuare a lungo.
Cosa non può essere
Non può essere un vagabondo, un incapace , oppure una persona con poca salute, in tal caso è costretto a cambiare mestiere.
Di fronte a queste inoppugnabili constatazioni, immagino il tono della ennesima risposta, “ gli artigiani non danno niente allo stato, e giustamente lo stato non da niente agli artigiani”
Al riguardo del dare e dell’avere occorre far chiarezza. Vi è , se si vuole, la possibilità di sapere come stanno veramente le cose, cioè sapere chi allo stato da più di quello che riceve, e chi dallo stato invece, riceve più di quello che dà, si tratta solo di riportare i dati e farne le sottrazioni.
Da trenta anni, per sapere la verità, chiedo inutilmente che siano fatti tali conteggi, ma chissà perché non vengono mai fatti, oppure se li hanno fatti, non me li hanno fatti conoscere.
.Termino questo breve commento, facendo una domanda ben precisa, una domanda che ho fatto a centinaia di”addetti al lavori”, perciò persone che sanno, ma nessuno mi ha risposto. Sono sempre in attesa.
PER QUALE RAGIONE, se un artigiano si ammala, non prende anche lui uno stipendio che gli permetta di vivere?
Perché, facendogli obbligatoriamente pagare il dovuto, come è stato fatto per il servizio sanitario e per le pensioni, non viene messo nelle condizioni che hanno altre categorie di lavoratori?
Non avendo fino ad ora ricevuto alcuna risposta, ho ritenuto opportuno, darmela da solo.
NESSUNA NAZIONE AL MONDO PUO’ PERMETTERSI IL “LUSSO” DI PAGARE TUTTE LE PERSONE, CHE ESSENDO AMMALATE, NON SONO IN GRADO DI LAVORARE, IN QUANTO, PAGANDOLI , IL SISTEMA PREVIDENZIALE CROLLEREBBE.
La frase che ho sottolineato può a prima vista essere considerata una semplice “battuta”, invece potrebbe contenere una sacrosanta verità,che a sua volta determina una anticostituzionale differenziazione sociale,
Che è una verità ne sanno qualcosa le società comuniste dell’est europeo , in quei paesi si era deciso, giustamente, di dare TUTTO A TUTTI E PER SEMPRE , praticamente dalla culla alla bara, ma sappiamo come è andata a finire, non c’era più niente per nessuno!.
Affinché qualcuno non mi dimostrerà il contrario, continuerò ad avere questa profonda convinzione, una convinzione che devono avere avuto anche tutti quelli che dal dopoguerra hanno governato l’Italia, infatti, pur essendo a conoscenza di questa differenziazione , hanno lasciato e continuano a lasciare le cose come stanno.
Capisco il comportamento dei politici, ma non posso condividerlo, cosi facendo evitano un collasso previdenziale, ma costringono alcune categorie di lavoratori a “mandare avanti la barca” anche per chi, temporaneamente, non è in grado di farlo.
Morale: qualche “pantalone” si trova sempre!. L’artigiano, differentemente da altri, è anche questo!.
Da tutto questo, una altra domanda diventa spontanea: considerato che l’artigianato è un lavoro “paradisiaco” cioè il paradiso della evasione, per quale ragione i disoccupati ed in particolare i giovani in cerca di lavoro , non diventano artigiani? Qualcosa mi dice che questi sanno che ho detto delle verità.
Sgubbi Giuseppe Solarolo Ravenna

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