PARCO E BIODIGESTORE
(PER NON DIMENTICARE)
Alcuni giorni fa il Tar di Bologna ha
provvisoriamente respinto la richiesta della sospensiva avanzata
dalla Tras Press al riguardo del biodigestore., dando praticamente
ragione a quelli che a vario titolo sono contrari a questa mega
struttura.
La travagliata vicenda del
biodigestore è nota ormai a tutti.
Da tempo, almeno dall’ottobre del
2008, la Tras Press, grazie alla non opposizione della provincia
di Ravenna e grazie al consenso dei sindaci dell’epoca, quello
di Solarolo e quello di Bagnara, ha intrapreso il da farsi per la
costruzione di un biodigestore in via Ordiere.
Considerato che la zona è pure
interessata dalla costruzione di un parco archeologico, un parco il
cui interesse archeologico travalica i confini regionali, naturale
conseguenza della presenza in loco di un abitato preistorico
risalente a 3500 anni fa, uno dei più grandi d’Italia, il
tempestivo intervento della soprintendenza archeologica regionale ha
di fatto bloccato l’incompatibile costruzione del biodigestore in
una zona non certamente adatta a quel tipo di struttura.
La costruzione di detto parco non solo
favorisce l’entrata di Bagnara e Solarolo nel circuito turistico
regionale, non solo è ’indispensabile per lo sviluppo turistico
romagnolo, ma riveste anche una particolare importanza da un punto
di vista economico, si pensi agli effetti occupazionali, si pensi ,
conseguenza dell’arrivo di migliaia di visitatori, alla possibilità
di guadagno per gli abitanti di Solarolo e di Bagnara, per esempio
la vendita in loco di prodotti agricoli.
Sorprende non poco che cotesta
“sospensiva”, sia stata considerata dall’assessore
provinciale all’ambiente, Andrea Mengozzi, una “conferma
della validità dell’operato della provincia”,.
Che il signor Mengozzi sia felice e
contento di come si è espresso il Tar, niente da ridire,
MA NON VORREI CHE QUESTO SIA IL
PRIMO ATTO DI UN MALDESTRO TENTATIVO DI VOLER FAR CREDERE AGLI
ELETTORI CHE IL MERITO DI AVER BLOCCATO IL BIODIGESTORE E LA
POSSIBILE COSTRUZIONE DEL PARCO SIA OPERA DEGLI ANMMINISTRATORI A
TUTTI I LIVELLI, PROVINCIALI E COMUNALI DEL PD, QUANDO INVECE TUTTI
QUESTI SAPEVANO BENISSIMO CHE LA COSTRUZIONE DEL BIODIGESTORE ERA DI
FATTO UN IMPEDIMENTO AD UNA POSSIBILE COSTRUZIONE DEL PARCO
ARCHEOLOGICO.
Se non si farà il biodigestore il
merito è dei cittadini di Bagnara e di Solarolo che in massa hanno
espresso un loro convinto NO, e se si farà il parco il merito deve
andare , oltre naturalmente alla soprintendenza archeologica
bolognese, a quelli che da anni sollevano detto “problema” .
Sgubbi Giuseppe
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