“IL MARITO IDEALE”
Come è noto la stragrande maggioranza
delle donne, concentrano la loro attività, il loro impegno, il
loro interesse, per la famiglia e per la casa, tutto il resto non
interessa più di tanto.
Si tratta di un piccolo mondo, ma è il
loro mondo, se va bene quello, loro sono contente, se va male
quello, loro saranno deluse.
Conseguentemente il valore del marito
viene misurato dal come pure lui si comporta verso la casa e verso
la famiglia.
Un marito può essere una persona di
fama, scienziato, professore, capo di stato, grande imprenditore, ma
se non dà il massimo di se stesso alla casa e alla famiglia, agli
occhi della moglie questi è un “buono a niente” e perciò
conseguentemente trattato.
Il buon marito ogni mattina, senza che
glielo dica la moglie, deve in particolare sbattere le pedane,
annaffiare i fiori, pulire le scale, dare la polvere, o perlomeno
deve aiutare la moglie a fare queste cose, se per farle occorre
che la moglie glielo dica, ecco che il marito non è più un buon
marito, prima o poi la moglie rimpiangerà di averlo sposato.
Senza alcun dubbio questo tipo di
marito , oltre che, impresa non da poco, far felice la moglie, è
sicuramente utile alla casa ed alla famiglia, ma siamo sicuri che
è pure utile alla società? Conosco personalmente uno di questi
“mariti ideali”, tale persona è portato da tutte le donne del
vicinato, mia moglie compreso, come esempio di marito perfetto,
cioè il marito che tutte le donne vorrebbero.
Questa persona, educata, onesta, mai
visto arrabbiato, non ha mai partecipato ad un qualsiasi dibattito,
mai partecipato ad uno sciopero, mai sollevato un problema, mai avuto
qualche iniziativa culturale , sportiva, imprenditoriale,
socialmente parlando è una vera e propria nullità. Ho intervistato
il suo datore di lavoro, un piccolo artigiano, ebbene mi ha detto che
questi esegue quello che gli dici, ma completamente disinteressato
alle sorte della azienda, mai portato qualche idea, mai interessato
ad iniziative tendenti ad una maggior produttività, si comporta
come un robot, la sua testa è sempre e solo a casa sua.
Non posso non farmi una domanda, se il
mondo fosse pieno di questi “mariti ideali” come saremmo messi?
Non ci sarebbero fabbriche , non ci sarebbero società sportive, non
ci sarebbero associazioni culturali, non ci sarebbe stato alcun
progresso, il mondo sarebbe ancora fermo alla preistoria. Altra
domanda: questo marito dove andrebbe a lavorare? La sua famiglia
dove prenderebbe i soldi da vivere? Le mogli sarebbero cosi contente
di mariti simili? Dubito.
Che le donne, per loro natura, siano
tutta “casa e famiglia”non è un “difetto” anzi è una
“qualità” da apprezzare, sarebbe da criticare il contrario,
perciò noi mariti dobbiamo sopportare le lamentele delle moglie che
si sentono “trascurate” ove per loro è “ragion di vita”, ma
anche le moglie devono capire che il marito non può essere un buon
professore, ricercatore, imprenditore, ecc e contemporaneamente il
marito ideale. Esiste una via di mezzo? I mariti capiscono il
“dramma” delle moglie, le mogli capiscono il “dramma” dei
mariti?
Sgubbi Giuseppe Solarolo Ravenna
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