lunedì 10 dicembre 2018

senio e santerno mormorano

    Il Governo Renzi giudicato dai "Mansueti" di Giuseppe Sgubbi di Solarolo (Ravenna)  
 
 
IL SENIO ED IL SANTERNO MORMORANO (1)
IL GOVERNO RENZI GIUDICATO DAI “MANSUETI
 
di
 
Giuseppe Sgubbi
 
 
Considerato che un buon numero di persone, provenienti da una altra vallata, anno espresso il desiderio di essere periodicamente consultate, e considerato che il numero di persone da consultare individualmente erano diventate troppe, si è deciso, nell'intento di facilitare tale consultazione, di indire delle periodiche riunioni che permetteranno pure di favorire un proficuo dibattito. Mio compito, riportare nei vari articoli, gli “umori” di questo gruppo.
Ovviamente, essendo diventata una doppia vallata, si è ritenuto necessario aggiungere il nome SANTERNO.
Al riguardo della situazione italiana. Da come è emersa dalla prima riunione, la situazione è desolante. L'Italia è considerata un “carro”, in detto carro devono giustamente salire i vecchi, i bambini gli ammalati e gli invalidi, ma tutti gli altri, inetà da lavoro, devono tirare. Purtroppo non è così, troppi sono i furbi che sono saliti sul carro: politicanti, sindacalisti, burocrati, pensionati d'oro, ecc, e troppo pochi , sono quelli che devono tirare, fra questi si distinguono, purtroppo, ancora una volta, i lavoratori autonomi. Non è possibile rimettere in carreggiata l'Italia, senza far scendere dal carro e togliere ogni potere ai sopradetti “furbastri”.
Renzi sembra ben determinato, ha speso delle parole, perciò dovremmo aspettarci delle piacevoli sorprese. Ma come farà a superare i numerosissimi ostacoli che purtroppo costellano il suo percorso? Dalla discussione è emersa una possibile, anzi utilissima ipotesi: per prima cosa Renzi porterà a termine la riforma elettorale. (Fatta questa riforma, Napolitano si dimetterà, perciò non potrà più frenarlo, Napolitano si dimetterà anche per altre ragioni: il governo Renzi non è più il “suo”governo , non sarà di suo gradimento diventare attore non protagonista, e molto importante, non vuole essere lui a dover eventualmente decidere se dare o non dare la grazia a Berlusconi. Si tratta questa di una patata bollente che volentieri lascierà al suo successore). Nel programma di Renzi la riforma elettorale riveste grandissima importanza, in qualsiasi momento potrebbe perdere la pazienza ed indire nuove elezioni, perciò potrà finalmente far presente ai parlamentari che la ricreazione è finita, e proporre a loro un pacchetto di indispensabili riforme. A questo punto gli italiani saranno curiosi di vedere quanti e quali di questi si opporranno. Il risultato di una eventuale ingiustificata opposizione, saranno le elezioni anticipate, da cui Renzi molto probabilmente ne uscirà vincitore. Da quel momento potrà , con l'appoggio della stragrande maggioranza della popolazione italiana, creare una nazione vivibile, che permetterà agli italiani, che nel frattempo sono andati all'estero, di ritornare definitivamente nella loro patria. Renzi sa, che da parte delle partite IVA, troverà una proficua collaborazione, sa che gli autonomi, come hanno sempre fatto,  insegneranno, naturalmente gratis, un mestiere ai giovani, conseguentemente il made in Italy continuerà a giganteggiare in campo internazionale. Naturalmente, perchè questo sia possibile, occorre, prima che sia troppo tardi, arrestare l'emorragia delle piccole imprese.
Purtroppo, quello che per loro è stato fatto , non è sufficiente, molte saranno costrette a chiudere definitivamente i battenti. Con la loro chiusura i “conti non torneranno”. A causa di tale sterminio, le casse statali saranno sempre più vuote, perciò le “coperture” dovranno essere riviste, in caso contrario saranno conti fatti “senza l'oste”. Quelli che hanno la convinzione, che con le nuove “aperture” sarà possibile rimediare ai danni creati dalle chiusure, dovranno ricredersi.
Diversamente dalla stragrande maggioranza degli osservatori politici, (o con Renzi o contro Renzi), riteniamo opportuno anzitutto vederlo all'opera. Considerato che ha indicato delle ben precise date, ben presto avremo la possibilità di dare qualche,
seppur provvisorio, giudizio. Santerno : fiume proveniente dall'imolese, per alcuni tratti segna il confine fra le provincie di Bologna e Ravenna.
 
Nel corso dei millenni ha cambiato più volte percorso, infatti fino al 1154, la sua presenza è segnalata in tantissimi luoghi. In epoca romana è ricordato con più nomi ; Vatrenus, Saternum, Rasena.  In epoca preistorica, come ben evidenziato da recenti scavi effettuati nel vastissimo sito di via Ordiere, era diviso in due rami, non a caso erano detti il Tigri e l'Eufrate della Romagna. Verso il dodicesimo secolo a.C , in uno dei suoi rami i Pelasgi costruirono la città di Spina e grazie alla antichissima direttrice terrestre, direttrice segnalata nel IV secolo a.C dal Periplo dello Pseudo Scilace, andarono nel Lazio .
 
 
Sgubbi Giuseppe
Solarolo Ravenna
 
 

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