domenica 23 ottobre 2016

VACCINARE O NON VACCINARE? UNA SCELTA DRAMMATICA

Lettera aperta al ministro della sanità Lorenzin
SALUTE

VACCINARE O NON VACCINARE? UNA SCELTA

DRAMMATICA
Di Sgubbi Giuseppe
( Un grande dramma umano:la vita di ognuno di noi è condizionata da scelte fatte da altri)

Spett Beatrice Lorenzin
Mi presento, classe 1938 licenza elementare. Nel letto di morte di mio figlio, morto causa tumore, gli ho promesso che tutti i giorni che mi restano da vivere, li avrei dedicati allo studio del corpo umano, con lo scopo, nel limite delle mie possibilità di poter aiutare qualcuno. Ovviamente, considerata la complessita del tema e il non aver potuto attingere ad una profonda cultura, non mi faccio soverchie illusioni.
Dal vivace dibattito tuttora in corso in Tv e giornali, riguardo vaccinazioni, ho preso lo spunto per approfondire questo importantissimo argomento che riguarda la salute di tutti noi.
Come ho fatto in occasione di altri approfondimenti, scrivo un articolo dove, per non dilungarmi troppo, riporto solamente i punti più salienti del problema in quanto, se si volesse entrare nei particolari, occorrerebbe ogni volta scrivere un libro. Lo scopo di questi miei articoli, per ora, è di sollevare i vari problemi e far conoscere i miei modestissimi punti di vista.
Il tema vaccini è di una importanza che va ben oltre la nostra immaginazione. I genitori che hanno bambini in eta vaccinabile si trovano a dover fare una scelta drammatica e indipendentemente dalla scelta, vaccinare o non vaccinare, si assumono una grandissima responsabilità, in quanto possono compromettere la salute dei loro figli, per tutta la vita. Nel corso della vita a volte, di fronte ad un dilemma, si può anche scegliere di non scegliere, in questo caso, ed è proprio qui il dramma, indipendentemente dalla propria volontà, la scelta è obbligatoria.
Per evitare spiacevoli scrupoli, i genitori, prima di decidere il da farsi, dovrebbero far di tutto per informarsi. Non mi pare che questa sia la tendenza in atto, infatti solo una minoranza ha deciso di "vederci chiaro".
Per meglio approfondire il tema, ho ritenuto opportuno effettuare un sondaggio mettendomi nelle vesti di un genitore.
Modalità con cui ho organizzato le ricerche.
Ho letto il contenuto delle direttive che il ministero della salute ha mandato ai medici coinvolti nel processo vaccinatorio. Successivamente ho effettuato un colloquio con due operatrici sanitarie di due diverse Asl, con lo scopo di verificare se, grazie a tali direttive, i genitori eventualmente interessati abbiano o meno la possibilità di essere adeguatamente informati. Infine ho intervistato una cinquantina di mamme, per constatare il loro grado di informazione e conoscere al seguito di tale pratica, conoscere il loro stato d'animo.
Ovviamente mi sono documentato attraverso testi specializzati leggendo articoli e libri, sia pro sia contro i vaccini.
Venendo ai risultati di questa indagine, pur prendendo atto della grande professionalità delle operatrici sanitarie, ho amaramente constatato che non viene data ai genitori la possibilità materiale di raggiungere un grado di conoscenza che permetta a loro di poter prendere una decisione libera e consapevole. Questa affermazione è scaturita in seguito al colloquio effettuato con una di queste operatrici, infatti, pur avendo avuto circa mezz'ora di colloquio, ho potutto fare solo il 20 per 100 delle domande che ritenevo necessarie formulare, per farle tutte e ricevere le risposte, avrei dovuto intrattenermi almeno due ore!
Vorrei tanto che Lei ministro delle salute Lorenzin, facesse l'indagine come ho fatto io: da "genitore qualsiasi": senza alcun dubbio rimarrebbe molto perplessa e probabilmente darebbe ben diverse disposizioni.
Vediamo cosa ho appreso dal colloquio con le mamme.
Mi sono presentato come persona interessata ad effettuare un sondaggio sulle vaccinazioni, scopo scrivere una lettera al ministro della salute. Ho fatto tre precise domande, se avevano vaccinato i loro bimbi, se ritevano di averla praticata con la necessaria informazione e se avevano domande da fare alla Lorenzin. La stragrande maggioranza di queste, l'ottanta per cento, hanno vaccinato i figli senza cercare di informarsi, cioè hanno fiduciosamente dato ascolto ai pediatri. Educatamente mi hanno fatto capire che era superfluo rispondere alle mie domande, in quanto erano tranquille e pienamente convinte di aver fatto la cosa piu giusta. Con queste mamme non è stato possibile effettuare alcun dialogo, peccato! Il tempo è galantuomo, verrà quel giorno, mi auguro di sbagliarmi, che si renderanno conto che prima di prendere tale decisione, era bene informarsi.
Dalle altre dieci mamme, disponibili ad essere intervistate, ho appreso nozioni molto interessanti, che mi hanno favorevolmente indirizzato verso le indispensabili ricerche. Pure queste mamme hanno effettuato la vaccinazioni, ma per un insieme di ragioni, non sono rimaste pienamente convinte di aver fatto una cosa giusta. Molte sono le domande che vorrebbero farle a Lei, domande che riporterò fedelmente nel corso di questo articolo. L'impressione che mi è rimasta è che tutte queste si sono interessate della pratica vaccinale, ma che, in seguito a tale interessamento, non sono più disposte a dare una cieca fiducia. Meglio tardi che mai. Alcune hanno fatto presente che il loro bambino "non è più lui", ma non sono entrate nei particolari. Spesso il nostro colloquio è finito con una enigmatica frase che descrive esattamente il loro stato d'animo: speriamo in bene!
Il significato di questa frase è fin troppo chiaro: la vaccinazione, a parere di alcune mamme, è considerato un salto al buio? O forse un terno al lotto? Il risultato potrebbe scaturire dal lancio della monetina? Occorre sperare in un miracolo? Ultimo particolare, sette di loro hanno chiesto con insistenza di pronunciarmi al riguardo delle vaccinazioni, cioè fare loro conoscere come mi comporterei se mi trovassi nei "loro piedi." Ho promesso che in occasione di questa lettera risponderò a questa domanda.
Premetto che in seguito a centinaia di articoli e a decine di libri che ho consultato, mi sono rimaste molte perplessità, ma per evitare che la lettera diventi un "mattone" , mi soffermo su un solo aspetto, che comunque considero della massima importanza: l'affermazione, da parte della medicina ufficiale, che la vaccinazione è un atto medico sicuro ed efficace,
Vaccini sicuri ed efficaci?
Ottobre 2015, il prof Ricciardi, presidente dell'istituto superiore della sanità, nell'intento di sostenere la sicurezza dei vaccini pediatrici, ha fatto questa dichiarazione: "su milioni di vaccinazioini ci sono stati solo 5 casi di reazioni gravi, peraltro non mortali". In risposta a questa dichiarazione, 120 medici italiani hanno scritto una lettera aperta al presidente Ricciardi, facendo presente che dai dati in loro possesso e dai risultati della loro attività, risulta invece che "l'esistenza di reazioni avverse anmmontano a migliaia di rilievi all'anno " e fanno una grave affermazione " I bambini non vaccinati appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali, scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari",
Questi 120 medici, nell'intento di non essere fraintesi, hanno precisato che qualsiasi medico, "dotato di buon senso" e di "un minimo di conoscenza scientifica, non può essere contro le vaccinazioni pediatriche.
Aggiungono poi tutta una serie di "problemi" e di perplessità, che riguardano tale pratica.
La lettera è molto lunga, scritta con parole comprensibili anche ai non "addetti ai lavori" e facilmente consultabile, in quanto è stata riportata da molti giornali.
Un paragrafo di questa lettera ha attirato la mia attenzione e spero non solo mia, ci riferiamo a quella parte più numerosa di effetti indesiderati che sembrano essere collaterali alla pratica vaccinale e che sono frutto di una alterazione immunitaria tutt'altro che irrilevante per un neonato, L'osservazione dei medici non deve essere solamente rivolta alle patologie specificamente interessate alle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino.
Senza alcun dubbio, questa lettera ha creato perplessità alle mamme che hanno vaccinato i loro bambini e sicuramente ha creato perplessità agli operatori sanitari addetti alle vaccinazioni. Non conosco le reazioni del Ricciardi, come non conosco le reazioni di Lei ministra della salute. Questa frase, per non dire tutta la lettera, merita di essere incorniciata ed appesa nei luoghi ove si pratica la vaccinazioni; non vedo come Lei e gli altri responsabili della salute pubblica possiate diversamente "salvare la faccia".
Come promesso alle mamme, farò conoscere cosa penso delle vaccinazioni. ed ovviamente giro a Lei signora Lorenzin le numerose domande.
Quello che farei trovandomi "nei piedi" delle mamme che devono vaccinare i loro bambini? Presto detto, Niente vaccinazioni! Da cosa è nata questa drastica decisione? Le ragioni sono varie, ma due le considero determinanti: prima, Mi è rimasta la ferma convinzione che se siamo in grado di mantenere il nostro sistema immunitario nel pieno delle sue funzioni non avremo a che fare con tumori e tanto meno con le altre malattie, infettive comprese, perciò non avremo bisogno di farmaci e tanto meno dei vaccini. (Se qualche mamma fosse eventualmente interessata a conoscere qualcosa riguardo al sistema immunitario:(www sgubbi giuseppe. Salute. ognuno di noi ha il suo medico personale. ascoltiamo i suoi messaggi.)
Conseguentemente sono diventato "allergico" a tutto quello che potrebbe indebolire il sistema immunitario, e considerato che dentro ai vaccini ci sono anche delle sostanze "tossiche" ( formaldeide, antibiotici,ecc), e molti metalli pesanti, ( alluminio, ferro, cromo, titanio,ecc ), non potevo fare altra scelta.
Seconda: Come è noto vi sono delle malattie infettive dell'infanzia giustamente dette autorisolutive, fra cui morbillo, orecchioni, rosolia e varicella, dette pure "malattie della crescita", in quanto chi le ha avute, ha meno probabilità di sviluppare malattie croniche da adulto. Contrarre naturalmente queste malattie rende immuni per tutta la vita, non solo, per curarle non necessitano azioni particolari, si estinguono da sole, automaticamente. Perciò la vaccinazione è superflua.
Alcune precauzioni sono comunque necessarie: che questi bambini non si trovino in condizioni di grave malnutrizione, in quanto il corpo non avrebbe la forza di alzare la provvidenziale febbre che è indispensabile per proteggere il cervello. Come è noto la malnutrizione indebolisce il sistema immunitario. Come pure occorre verificare che i bambini non siano stati interessati in precedenza da gravi patologie come cancri o polmoniti, come pure, che non abbiano assunto farmaci immunosoppressori. Ricordo con piacere come riguardo le sopra accennate malattie infettive, si comportava mia nonna, lei lasciava fare alla natura; addirittura, era opinione comune che solo dopo aver avuto tali malattie, le mamme non avevano più niente da temere. Questa loro saggezza era stata ereditata dalle nonne delle loro nonne. Si tratta di una saggezza antichissima, già conosciuta in epoca romana da Galeno, che a sua volta l'aveva appresa dal greco Ippocrate, che l'aveva appresa da Anassimene, da Anassimandro e da Talete, che a loro volta l'avevano appresa dal grande Pitagora. Attenzione, non tutte le malattie infettive hanno queste favorevoli caratteristiche, in alcune non esiste l'automatica estinzione, perciò in caso di contagio occorre intervenire con le necessarie cure. Si tratta di cure, differentemente dagli anni passati, facilmente reperibili. Anche per queste ultime malattie infettive, la vaccinazione è superflua.
Non vorrei comunque essere frainteso; pur essendo perplesso riguardo ad alcuni comportamenti della medicina "scientifica", non posso non prendere atto dell'utilità che questa riveste per la nostra salute. Si pensi al pronto soccorso, alle operazioni chirurgiche, in caso di emorragie interne, di incidenti, e di altre pratiche salvavita. Non posso aver dimenticato le dolorose sofferenze dei nostri nonni, sofffrenze che grazie alle medicine sono rimaste solo un ricordo. Ritengo opportuno fare una precisazione, anche riguardo dei vaccini. Pur avendo fatto una convinta scelta, non dubito sul fatto che anche i vaccini hanno, seppur in parte, contribuito anche loro a debellare molte malattie infettive, ovviamente in collaborazione con le migliorate condizioni igeniche; perciò, in alcune aree del mondo, potrebbero essere ancora utili, Sulla loro utilità in caso di pandemie ho qualche riserva, dal confronto rischi-benefici non sempre i "conti tornano".
E veniamo alle domande effettuate dalle mamme che sicuramente meriterebbero una risposta.
--Cosa abbiamo firmato?
--Siamo sicuri che è giusto chiedere sanzioni contro i medici che sono perplessi riguardo al modo indiscriminato con cui si vaccina?
--Siamo sicuri che i possibili effetti collaterali dei vaccini non siano piu gravi delle stesse malattie?
--Siamo sicuri che i vaccini non possono indebolire il sistema immunitario? Non riusciamo a spiegarci le moltissime malattie autoimmuni.
--Se i vaccini sono sicuri, come si spiega che dal 1930, ben 15 di essi, sono stati ritirati dal mercato?
--In previsione delle improbabili epidemie Aviaria e suina, i falsi allarmi potevano essere risparmiati?
--I bambini non sono tutti uguali; per quale ragione vengono fatte vaccinazioni a "tappeto" identiche per tutti?
--Sul reale contenuto dei vaccini non c'è chiarezza, i medici dicono una cosa, nei bugiardini sono scritte cose diverse. A chi dobbiamo credere?
--Considerato che il sistema immunitario è ben funzionante solo dopo il secondo anno di vita e considerato che la vaccinazione si basa sul buon funzionamento del sistema immunitario, non sarebbe forse buona norma vaccinare solo dopo il secondo anno e non bambini ancora in "fasce"?
Ministra Lorenzin, da quello che mi risulta lei è preoccupata per il calo della copertura vaccinale; ebbene se a queste domande non verranno date credibili risposte, temo che il "calo" aumenterà.
A questo punto alcune mamme potrebbero chiedere : Che facciamo?
A mio parere se non vogliamo "lasciarci le penne", sia noi che i nostri figli, che i nostri nipoti, occorre con determinazione e consapevolezza fare tutto il possibile per rafforzare il sistema immunitario e per farlo occorre prendere delle drastiche decisioni, cioè, modificare il proprio comportamento di vita. Tanto per incominciare, dieta prevalentemente vegetariana, dieta prevalentemente alcalina, dieta prevalentemente crudista. Queste sono scelte generali, nel prossimo articolo dal titolo Una non più rimandabile scelta di campo, entrerò nei particolari.
Un appello alle mamme: non sono un medico, perciò non commettete l'errore di considerare il contenuto di questo articolo come "utili consigli". Credo fermamente in quello che ho scritto in questi articoli e credo fermamente in quello che scriverò nei prossimi articoli, ma nonostante le migliaia di articoli e centinaia di libri che ho consultato, sono pure fermamente convinto di aver appreso solamente lo 00000,1 per 100 di quello che sarebbe necessario apprendere, perciò "tirate voi le somme".
Mamme, mi si permetta un consiglio, prima di decidere il da farsi, informatevi più che potete. Il materiale non manca. Amen
Signora Lorenzin, grazie per l'attenzione e buon lavoro.
Solarolo 16/7/2016
Sgubbi Giuseppe Solarolo Ravenna joselfsgubbus@libero.it

Nessun commento:

Posta un commento