sabato 10 novembre 2018

rapporti infermieri pazienti

SALUS ET HISTORIA
Martedi 6/11/2018 SGUBBI GIUSEPPE
APPUNTI AL RIGUARDO DEI RAPPORTI PAZIENTI-INFERMIERE
Giustamente si dibatte al riguardo dei rapporti medico_paziente, non meno importante è il dibattere il rapporto paziente-infermiere.
Alcuni giorni fa ho fatto un commento al riguardo di un lodevolissimo comportamento di un medico del reparto oncologico di Faenza, dott Campadelli Enrico, ebbene ora sento pure il dovere di commentare l'altrettanto lodevole ed impeccabile comportamento di alcune infermiere dello stesso reparto.
Considerato che il paziente oncologico si trova per alcune ore in stretto contatto con la stessa infermiera, conseguentemente il comportamento infermieristico riveste per lui una importanza fondamentale. In particolare per il successo della terapia.
L'apparato infermieristico è vasto, ma mi preme sottolineare la funzione delle addette alle terapie, queste, nella lotta ai tumori, si trovano pure loro“al fronte”, conseguentemente meritano più delle altre di essere conosciute e citate. Ecco i nomi di quelle che ho personalmente conosciuto e ammirato, sia per la loro opera, ed in particolare, per il loro perenne sorriso. Federica, Chiara, Martina, Francesca, Annalisa, Lorenza, Benedetta, Nada, Antonia, Antonella, Milena, Barbara, Laura, Cristina, Maura, Eleonora, Marisa.
Queste infermiere , pur distinguendosi per serietà professionale, hanno creato attorno ai pazienti un clima sereno, quasi famigliare, per non dire allegro.
Devo aggiungere un aspetto importantissimo, questo lodevolissimo comportamento ha favorevolmente “contagiato” anche i famigliari dei pazienti, questi , seppur nelle lunghe attese, non si annoiano in quanto si è fatto in modo che anche loro abbiano la possibilità di trovarsi a loro agio.
Le infermiere hanno instaurato buoni rapporti anche con loro, infatti con questi ultimi, vi sono spesso scambi di battute scherzose.
Mi sono chiesto la ragione per cui in questo “delicato” reparto, si sia potuto instaurare un tale piacevole “clima”; non credo che le infermiere lo abbiano appreso dalla scuola infermieristica, molto probabilmente l'hanno attinto dalle disposizioni ricevute dai loro superiori, in primis dal responsabile del reparto, dott. Stefano Tamberi.
Al riguardo del dott. Tamberi, devo riportare un significativo aneddoto: in occasione del primo incontro, gli ho fatto i complimenti per aver scelto al suo fianco medici di grande professionalità, ebbene, ho ricevuto da lui una immediata e lapidaria precisazione: “ non ho scelto solo i medici, ho scelto pure le infermiere”. I risultati si vedono!
Termino con una ultima, ma doverosa osservazione-raccomandazione: come è noto, in tale reparto, sono usati farmaci con discreta tossicità, ebbene ho ritenuto opportuno chiedere alle infermiere se ritengono che la loro salute possa correre qualche rischio, ho ricevuto risposte rassicuranti.
Nonostante ciò mi sembra opportuno rivolgere un accorato appello ai dirigenti della Unità Sanitaria Locale, affinchè, al riguardo della salubrità dell'aria in detti reparti, non si “abbassi troppo la guardia. Amen.
Il marito di una paziente oncologica.
Joselfsgubbus@libero.it

rapporti pazienti-infermieri

SALUS ET HISTORIA

Martedi 6/11/2018 SGUBBI GIUSEPPE

APPUNTI AL RIGUARDO DEI RAPPORTI PAZIENTI-INFERMIERE
Giustamente si dibatte al riguardo dei rapporti medico_paziente, non meno importante è il dibattere il rapporto paziente-infermiere.
Alcuni giorni fa ho fatto un commento al riguardo di un lodevolissimo comportamento di un medico del reparto oncologico di Faenza, dott Campadelli Enrico, ebbene ora sento pure il dovere di commentare l'altrettanto lodevole ed impeccabile comportamento di alcune infermiere dello stesso reparto.
Considerato che il paziente oncologico si trova per alcune ore in stretto contatto con la stessa infermiera, conseguentemente il comportamento infermieristico riveste per lui una importanza fondamentale. In particolare per il successo della terapia.
L'apparato infermieristico è vasto, ma mi preme sottolineare la funzione delle addette alle terapie, queste, nella lotta ai tumori, si trovano pure loro“al fronte”, conseguentemente meritano più delle altre di essere conosciute e citate. Ecco i nomi di quelle che ho personalmente conosciuto e ammirato, sia per la loro opera, ed in particolare, per il loro perenne sorriso. Federica, Chiara, Martina, Francesca, Annalisa, Lorenza, Benedetta, Nada, Antonia, Antonella, Milena, Barbara, Laura, Cristina, Maura, Eleonora, Marisa.
Queste infermiere , pur distinguendosi per serietà professionale, hanno creato attorno ai pazienti un clima sereno, quasi famigliare, per non dire allegro.
Devo aggiungere un aspetto importantissimo, questo lodevolissimo comportamento ha favorevolmente “contagiato” anche i famigliari dei pazienti, questi , seppur nelle lunghe attese, non si annoiano in quanto si è fatto in modo che anche loro abbiano la possibilità di trovarsi a loro agio.
Le infermiere hanno instaurato buoni rapporti anche con loro, infatti con questi ultimi, vi sono spesso scambi di battute scherzose.
Mi sono chiesto la ragione per cui in questo “delicato” reparto, si sia potuto instaurare un tale piacevole “clima”; non credo che le infermiere lo abbiano appreso dalla scuola infermieristica, molto probabilmente l'hanno attinto dalle disposizioni ricevute dai loro superiori, in primis dal responsabile del reparto, dott. Stefano Tamberi.
Al riguardo del dott. Tamberi, devo riportare un significativo aneddoto: in occasione del primo incontro, gli ho fatto i complimenti per aver scelto al suo fianco medici di grande professionalità, ebbene, ho ricevuto da lui una immediata e lapidaria precisazione: “ non ho scelto solo i medici, ho scelto pure le infermiere”. I risultati si vedono!
Termino con una ultima, ma doverosa osservazione-raccomandazione: come è noto, in tale reparto, sono usati farmaci con discreta tossicità, ebbene ho ritenuto opportuno chiedere alle infermiere se ritengono che la loro salute possa correre qualche rischio, ho ricevuto risposte rassicuranti.
Nonostante ciò mi sembra opportuno rivolgere un accorato appello ai dirigenti della Unità Sanitaria Locale, affinchè, al riguardo della salubrità dell'aria in detti reparti, non si “abbassi troppo la guardia. Amen.
Il marito di una paziente oncologica.
Joselfsgubbus@libero.it